Crête Sèche - Vierge de l'Aroletta - Via dell'amicizia

Schede primarie

Crête Sèche - Vierge de l'Aroletta - Via dell'amicizia

Difficoltà: 
6a+; V e A0
Sviluppo: 
450m
Gruppo Montuoso: 
Alpi Pennine
Località di Partenza: 
Fraz. Ruz, Bionaz (AO)
Quota di Partenza: 
1695m
Quota di attacco: 
2500m
Punti di appoggio: 
Rifugio Crete Seche
Quota di vetta: 
2900m circa
Avvicinamento: 
40' dal Rifugio Crête Sèche, 2h30' dall'auto
Tempo di salita: 
4-5h
Tempo di discesa: 
1h30' per le doppie - 30' al rifugio
Esposizione: 
Sud - Est
Tipo di roccia: 
Gneiss
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
10/09/2023
Attrezzatura e materiale: 

Via attrezzata a spit. Soste su spit con maillon. Necessarie 2 corde da 60m e 13 rinvii, utili friend medio/piccoli da 1BD in giù.

Descrizione avvicinamento: 

Dalla Fraz. Ruz di Bionaz, dove si lascia la macchina, risalire i 12 tornanti eventualmente tagliandoli con il sentiero. Rimanendo su strada e dopo aver attraversato il torrente si risalgono altri 2 tornanti.

Dal secondo si imbocca il ripido sentiero che conduce al rifugio Crete Seche. Lasciando il rifugio sulla destra, proseguire verso nord seguendo l’acquedotto fino a trovare un bivio con frecce gialle su sassi. Imboccare la sinistra, attraversando il torrente e seguendo su sfasciumi le frecce gialle. Risalire su detriti fino alla base della parete. La via attacca nei pressi di uno spigolo.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: salire la ben ammanigliata parete iniziale. In assenza di nevaio alla base il primo spit con maillon è un po’ alto, possibile integrare. Proseguire poi su rocce più rotte e abbattute. IV+; 50m.
  • 2° tiro: superare dei muretti più impegnativi e zone di rocce rotte ed erba. V; 45m.
  • 3° tiro: come per il tiro precedente. IV; 40m.
  • 4° tiro: dalla sosta spostarsi verso destra un paio di metri e salire con passi delicati fino al passaggio chiave: azzerabile e con spittatura ravvicinata. Proseguire per rocce via via più facili portandosi leggermente a destra durante la progressione. 6a+/V e A0; 40m.
  • 5° tiro: proseguire per rocce appoggiate più semplici. IV+; 45m.
  • 6º tiro: breve tiro su roccette che porta alla cengia prima del risalto successivo. II; 20m.
  • 7º tiro: superare il muro salendo prima verso sinistra e poi dritti, fino ad un piccolo tetto all’imbocco di un canalino sotto il quale si sosta. V; 40m.
  • 8º tiro: salire nel canalino uscendo su accumulo di sfasciumi. Facendo attenzione a non smuovere nulla, proseguire in piano fino alla sosta alla base della parete successiva. Un solo spit appena sopra la sosta. II; 20m
  • 9º tiro: salire il muro verticale sfruttando la lunga fessura che lo percorre interamente. Tiro lungo: le mezze da 60m sono appena sufficienti! V; 60m
  • 10º tiro: salire verso sinistra per rocce più articolate. V; 30m.
  • 11º tiro: salire su facili placche con gradini. III+; 30m.
  • 12º tiro: come il tiro precedente, ma meno protetto. Obliquare verso sinistra per tutta la lunghezza, fino a raggiungere il filo di cresta su cui si trova l’ultima sosta. lll; 50m.
Discesa: 

Altre relazioni indicano in doppia sulla via, seppur sconsigliando di calarsi da S8 perché scomodo. Noi dalla cima con due calate abbiamo raggiunto S9. Con una terza calata da S9 siamo arrivati alla cengia appena sotto S8 ed abbiamo raggiunto a piedi la sosta della vicina Oriana, che corre 30m a sinistra (viso a monte). Da qui in doppia su Oriana con altre 5 calate si raggiunge la base (totale 8 calate).

Ripetizione di: 
Gigi Mauri e Damiano Gerosa
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.