Scoglio di Mroz - Via Grassi

Schede primarie

Scoglio di Mroz - Via Grassi

Scoglio di Mroz
Difficoltà: 
6a+ / 5c obb.
Sviluppo: 
170m
Gruppo Montuoso: 
Gran Paradiso - valle dell'Orco
Località di Partenza: 
Alpe Sernior
Quota di Partenza: 
1400m
Quota di attacco: 
1700m
Punti di appoggio: 
nel fondovalle
Quota di vetta: 
1850m
Avvicinamento: 
45'
Tempo di salita: 
3h 30'
Tempo di discesa: 
45'
Esposizione: 
Sud-Est
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Primavera, estate, e inizio autunno
Data ripetizione: 
08/07/2023
Attrezzatura e materiale: 

Via in fessura da incastro quasi completamente da attrezzare. Soste su due spit collegati. In via presenti 2 chiodi sul primo tiro, 2 sul secono, un chiodo sul terzo (presenti un cuneo di legno marcio e un friend incastrato inutilizzabili). NDA, più due serie di friends BD dal 0.3 al 2 più un 3BD. Utili dadi sul primo tiro. Attenzione alle condizioni, dopo la pioggia le fessure diventano viscide, in particolare quella del 4° tiro dove la vegetazione e più presente.

Descrizione avvicinamento: 

Da Rosone – Locana (TO), appena fuori paese, seguire le indicazioni per Piantonetto (Sx). Risalire la valle lungo la strada asfaltata. Passate le ultime abitazioni, si attraversa un ponte e si incontra un cartello di strada privata (strada di servizio alla diga della ditta IREN energia), si prosegue fino a incontrare dopo 2km una strada che si stacca sulla sinistra (strada poco mantenuta). Risalirla fino a al parcheggio della teleferica. Dietro la costruzione parte il sentiero di approccio (segni rossi e ometti) che risale lungo la sinistra orografica del fiume. A circa metà del percorso, quando si incontra un salto di roccia (ometti), il sentiero decisamente vira a destra inerpicandosi (corde fisse), fino alla base della parete, praticamente alla partenza della via.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: salire la fessura che incide la parete, proteggibile a piacere con nuts e friends piccoli / medi (attenzione! A subito a destra c’è una fessura protetta a spit. È un’altra via, ma la si può utilizzare per la partenza e traversare a sx dopo ca. 5m ricongiungendosi alla fessura della Grassi, difficoltà analoga). 2 chiodi nella parte alta. Arrivati alla fine della fessura, si trova una piccola cengia. Spostarsi a dx fino ad individuare la sosta (2 fix. non evidente, ca. 4 ma sulla dx) 6a+; 30m.
  • 2° tiro: salire verso l’evidente diedro fessurato chiuso da un piccolo strapiombo. Usando le due fessure sui lati dello strapiombo si arriva alla sosta (fisico, 2 chiodi, 2 fix alla sosta). 6a; 20m.
  • 3° tiro: tiro stupendo in fessura da incastro. Alzarsi dalla sosta seguendo le due fessure che incidono la parete fino alla sosta. (continuo, 1 chiodo, 2 spit in sosta) 6a; 30m.
  • 4° tiro: dalla sosta imboccare il diedro fessurato (alcuni blocchi incastrati presenti) e seguirlo fino ad arrivare alla fine del diedro-fessura. Da qui, traversare verso sx su una cengia arrivando alla sosta del penultimo tiro della via “impressioni di settembre” (2 spit collegati alla sosta). 5c; 30m. nota: noi abbiamo risalito una fessura verticale molto larga ca. 5m prima della fine del diedro, fisica e proteggibile solo con friends del 4 o 5.
  • 5° tiro (impressioni di settembre): dalla sosta spostarsi a sx e rimontare il pulpito (spit) fino ad arrivare ad una lama staccata. Risalirla in dulfer (spit). Imboccare un diedro e dopo ca. 4m attaccare la parete dx sfruttando piccoli cristalli e delle tacche (2 spit), arrivare alla sosta sfruttando appigli svasi (2 spit collegati alla sosta). 6a, 30m
  • 6° tiro (impressioni di settembre): dalla sosta, risalire la vaga cresta puntando a un diedro (2spit). Risalirlo usando le fessure e rimontare a sx su una piazzola dove si trova l’ultima sosta (2 spit collegati alla sosta) 5c; 30m.

 

Discesa: 

Discesa veloce in doppia

  • dall’ultima sosta, calarsi in doppia lungo gli ultimi due tiri di impressioni di settembre e poi lungo la via Gogna (3 calate da 50 di è alla basse della Gogna).
Primi salitori: 
Gian Carlo Grassi, Marco Bernardi – luglio 1980.
Ripetizione di: 
Giuseppe Milesi Terraneo Alberto
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.