Sulle Placchette del San Martino

La giornata sembra iniziare nei migliori dei modi. Alle sette in punto siamo già tutti presenti e pronti per partire. Sulla testa rossa di Luca, sfiorando 130 km/h in Valassina, raggiungiamo rapidamente la zona di ritrovo, nonostante l’orario non c’è neanche l’ombra di un parcheggio. La carovana di macchine si disperde come fosse stata attaccata da un gruppo di pellerossa; c’è chi sceglie di trovare rifugio sulle ripide salite e chi discende quasi giù al lago. Nonostante il parapiglia e superato qualche piccolo inconveniente logistico, riusciamo a ricompattarci e rapidi raggiungiamo le placchette del San Martino.

Qui noi allievi veniamo divisi in tre gruppi e hanno inizio “le stazioni didattiche” di chiodatura, protezioni veloci, Asola e contrasola. Ci cimentiamo tutti a turno nell’arte di scovare fessure aperte in cui conficcare chiodi, nel mentre mi sorge spontanea la riflessione sul perché non scegliere vie sportive già attrezzate con ottimi spit. Nella stazione dei nodi c’è Gigi che ci ragguaglia e spiega pazientemente ammonendoci di non mettere il dito nell’asola se non vogliamo lasciarcelo. Manuel invece ci presenta altri nuovi simpatici amici di arrampicata Friend e Nut. 

Finita la parte didattica dei laboratori siamo assegnati ciascuno ad un istruttore. Sotto l’ala di Roberto, insieme ad Andrea e Chiara che ci seguono nel tiro, inizio ad arrampicare e a mettere in pratica quanto visto nella lezione dei nodi. Faccio esperienza insieme a Chiara della passione di Roberto e Andrea nello spiegarci manovre di sicura e di calata; riscontro lo stesso entusiasmo nel vociare degli altri istruttori nelle altre cordate che ci affiancano in parete. Stanchi ma soddisfatti verso circa le14:30 ci riuniamo al cospetto di Gigi che in posizione sopraelevata si erge dandoci gli ultimi indicazioni e consigli.

Ci concediamo tutti insieme, per concludere in bellezza la giornata, una birra al Cielo e Terra di Civate, dove festeggiamo anche il compleanno di Sara che porta un’ottima torta di mirtilli e mandorle. La scuola non manca di dimostrarle il suo affetto; alla sorpresa ci ha già però pensato Tiziano durante la giornata che gli regala una cordata da 30 mt. direttamente sulla testa. Dall’urlo di stupore avvertito anche dal nostro settore, capiamo che sicuramente è rimasta molto colpita.  Altra menzione speciale per lancio della corda di calata va a Giacomo che fortunatamente non colpisce Sara ma l’unico albero sul tiro.

05/05/2024