
Tutti puntuali all’appello questa mattina! …Tutti tranne Junior, che inizialmente dato per disperso nel letto, ma dopo una telefonata tac, la macchina gli viene inviata direttamente sotto casa. “Ero già sveglio!” dice lui, proprio mentre per pura coincidenza la sua sveglia inizia a suonare dopo 2 minuti di tragitto.
L’avvicinamento alla falesia è stato intenso soprattutto dopo la giornata tosta di ieri, le gambe chiedevano pietà insieme alla schiena, in tutto questo assenti gesti di galanteria.
Una volta arrivati al Sasso d’Erba, si entra nel vivo: ci dividiamo in 5 stazioni didattiche, ognuna con manovre utili e parecchie cose da mandare a memoria. Tra cui risalita su corda doppia, salita da primo, passaggi e calata.
Altre ancora come sosta fissa e il magnifico Paranco, degnamente spiegato dal Terra, che riesce a rendere una manovra super tecnica quasi comprensibile. (Speriamo comunque di non doverlo usare mai, perché quando serve… vuol dire che qualcosa è andato parecchio storto!)E infine la sosta d’abbandono, appresa ma che si spera anche questa di non applicare!
In tutto questo, tra nodi, moschettoni e ghiere non chiuse il nostro cervello va in confusione: la mano destra diventa sinistra, la sinistra sparisce, e a un certo punto sei sicuro di avere due mani destre.
Tra una manovra e l’altra, mentre noi allievi ci concentriamo l’inimitabile Occhialuto ci dà prova di multitasking estremo: apprende, partecipa… e nel frattempo si porta un’intera dispensa di cibo nello zaino. Tra una stazione e l’altra si ferma, scarta, mastica e… ci fa aspettare!
Alle 14:00 circa inizia il rito del riordino: corde arrotolate, moschettoni recuperati e via si torna verso la macchina, distrutti ma soddisfatti.