Zucco dell'Angelone - Anabasi

Schede primarie

Zucco dell'Angelone - Anabasi

Difficoltà: 
VI+; V+ e A0
Sviluppo: 
280m
Gruppo Montuoso: 
Prealpi Lecchesi
Località di Partenza: 
Barzio (LC)
Quota di Partenza: 
810 m
Quota di attacco: 
900m circa
Quota di vetta: 
1165 m
Avvicinamento: 
15'
Tempo di salita: 
4h'
Tempo di discesa: 
30'
Esposizione: 
Sud
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Primavera, autunno e inverno
Data ripetizione: 
24/07/2021
Attrezzatura e materiale: 

NDA – La via è perfettamene attrezzata con fittoni resinati. Portare 12 rinvii, utile qualche friend medio piccolo

Descrizione avvicinamento: 

Raggiungere il paese di Barzio (LC) e fermarsi nel parcheggio della funivia dei piani di Bobbio (a pagamento, 4€). A valle della stazione di partenza della funivia parte un sentiero a mezzacosta nel bosco, imboccarlo eseguire le paline che indicano la strada per il 3° e 4° sperono. Si segue il sentiero per circa 10 min fino ad arrivare un canale detritico che porta i segni di una recente frana. La si attraversa e poi si piega decisamente a destra fino a trovare una targa commemorativa e, poco sopra, una placca con alla base un triangolo giallo. Sulla placca, circa 10 metri sopra l’attacco, è visibile un secondo segno giallo

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: risalire la placca fino alla freccia gialla che indica a destra. Qui traversare fino a trovare un albero alla base di una placca dove sono visibili i fittoni del tiro successivo. Sosta da attrezzare su albero. IV, 20m.
  • 2° tiro: Ignorare i fittoni a destra e risalire la placca tenendosi sulla sinistra per i primi metri e poi per roccia più articolata. Sosta su due fittoni. IV+,25m
  • 3° tiro: risalire la prima placchetta e poi seguire verso destra una cengia erbosa fino a trovare una grossa lama da risalire fino in sosta. Sosta su due fittoni. IV-, 25m.
  • 4° tiro: risalire la placca ignorando gli spit che salgono a destra fino a trovare una sosta. III, 20m.
  • 5° tiro: salire le roccette a destra della sosta fino a incontrare due fittoni, attaccare il diedro erboso visibile poco sopra e proseguire fino ad arrivare in sosta. III, 25m.
  • 6° tiro: traversare a destra, oltrepassando la frana e arrivando a far sosta sotto il muro strapiombante del tiro successivo. 30m
  • 7° tiro: superare lo strapiombo unto (è possibile aiutarsi con una staffa presente in loco) e affrontare il bel diedro fino al suo termine. Sosta poco a sinistra. VI+ o V+ A0, 30m.
  • 8° tiro: attraversare verso sinistra e salire le roccette erbose con qualche masso instabile fino a una sosta dove è possibile fermarsi. Continuare a obliquare verso sinistra fino a un fittone, qui salire in verticale fino a identificare la sosta posta alla base di uno sperone. III+; 40m.
  • 9° tiro: aggirare lo sperone sulla sinistra fino a identificare un fittone con catenella. Risalire la placca fino a uscire su una crestina. Percorrere il filo di cresta con massi instabili fino a trovare la sosta alla base della patata. IV+,40m.
  • 10° tiro: traversare a destra su cengia fino a trovare la sosta e il termine della via. 25m.

Esiste la possibilità di affrontare la fessura stapiombante visibile sopra la sosta con un tiro di 6b+

Discesa: 

Dalla sosta spostarsi nel boschetto sulla destra e seguire gli ometti che tagliano verso destra. Continuare per il sentiero in discesa seguendo i bolli fino a giungere sulla strada carrozzabile che seguita in discesa conduce rapidamente al parcheggio della funivia. 

30' dalla vetta al parcheggio.

Primi salitori: 
Don Agostino Butturini
Ripetizione di: 
Federico Mariani e Alberto Barone
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.