Terza Torre del Sella - Vinatzer Peristi

Schede primarie

Terza Torre del Sella - Vinatzer Peristi

Le torri del Sella
Difficoltà: 
V+
Sviluppo: 
365m
Gruppo Montuoso: 
Dolomiti, Gruppo del Sella
Località di Partenza: 
Passo Sella
Quota di Partenza: 
2240m
Quota di attacco: 
2350m
Quota di vetta: 
2696m
Avvicinamento: 
30'
Tempo di salita: 
6h
Tempo di discesa: 
2h circa
Esposizione: 
Ovest
Tipo di roccia: 
Dolomia
Periodo: 
estate
Data ripetizione: 
26/07/2020
Attrezzatura e materiale: 

In via sono presenti chiodi ma risulta Indispensabile una serie di Friends fino al 3BD. Chiodi e martello non indispensabili ma possono venire utili in caso di emergenza.

Descrizione avvicinamento: 

Raggiungere il passo Sella, dove si parcheggia. Dal passo seguire il sentiero che parte dietro una casotta di legno e conduce alla ferrata delle Mésules. Quando il sentiero passa nei pressi della II Torre del Sella lo si abbandona per seguire una traccia che taglia a mezza costa il ghiaione e conduce alla base della parete Ovest della terza Torre.

La via attacca a centro parete su di un terrazzino. Chiodo alla base.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: salire sopra la sosta e piegare a destra in direzione di un diedro dove alla base si sosta. III+, 30m.
  • 2° tiro: continuare nel diedro uscendone sulle destra per poi entrare nel canale che si sale per una decina di metri fino a sostare. IV, 20m.
  • 3° tiro: a sinistra della sosta per placca e poi per fessura fino ad una cengia dove si sosta. IV, 30m
  • 4° tiro: si salgono risalti a sinistra della sosta fino a prendere una lama - fessura che si segue atleticamente, dopo un bombamento si continua per fessura più semplice fino a sostare su due chiodi molto lontani. Noi abbiamo sostato su chiodo e friend. V, 35m.
  • 5° tiro: Continuare per fessura che ora piega a destra, giunti su terreno più semplice tenere la destra ed andare a sostare sotto un diedro. IV, 30m.
  •  tiro: sulla placca a destra del diedro per poi riportarsi al suo interno quando esso diventa camino, vincerlo e continuare per fessura passando un bombè e giunguendo cosi sulla grande cengia spirale. Andare a sostare su di un grosso masso poco più in basso e a destra della netta fessura che contraddistingue il settimo tiro. V-, 55m.
  • 7° tiro: salire per netta fessura per poi passare untettino e continuare ora più facilmente fino a sostare vicino a una nicchia. V+, 25m.
  • 8° tiro: Prendere la fessura di sinistra e scalarla per poi prendere la grande fessura gialla che si segue verso destra fino a sostare su chiodo e friend. IV, 40m.
  • 9° tiro: Continuare verso destra per fessura gialla per qualche metro per poi proseguire in verticale fino a un terrazzo dove si sosta. IV+, 35m.
  • 10° tiro: salire dritto fin sotto una paretina con grossa fessura verso sinistra. Salire la paretina fino a rinviare un fix e poi prendere la fessura di sinistra che diventa camino. Sostare su spuntoni su terrazza detritica. V, 35m.
  • 11° tiro: salire la facile placca sopra la sosta per terreno che diviene via via più semplice fino a sostare su spuntoni poco sotto la cima. III, 30m.
Discesa: 

La discesa avviene lungo la via Normale. Dalla cima scendere prima verso est poi girare verso nord ed individuare una calata, calarsi con una doppia da 25m fino ad un terrazzo. Scendere in disarrampicata  fino a che diventa proibitivo e si individua un cordone con anello di calata, eseguire una doppia di oltre 40m fino a un ripiano dove si individua un altro ancoraggio di calata che con una doppia di oltre 50m porta sulla cengia  a spirale. Seguire la cengia verso sinistra viso valle, passare una strozzatura molto esposta e continuare a scendere per cengia aggirando la parete fino a giungere nel canale che divide la seconda e la terza torre. Scendere per il canale con tratti facili di disarrampicata (II) fino ad incontrare delle calate a chiodi e spit. Noi abbiamo eseguito 2 doppie molto lunghe da quasi 60m ma è possibile effettuare calate più corte grazie alle molte soste presenti. Con l'ultima doppia si giunge alla base della seconda torre e da qui per ghiaione e semplice sentiero si rientra al passo Sella.

Primi salitori: 
G.B. Vinatzer e V. Peristi
Ripetizione di: 
Luigi Mauri e Marco Miarelli
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.