Tällistock - Inwyler Bielmeier

Schede primarie

Tällistock - Inwyler Bielmeier

Tällistock
Difficoltà: 
6a+ (6a obbl.)
Sviluppo: 
450m
Gruppo Montuoso: 
Alpi Urane
Località di Partenza: 
Gamden
Quota di Partenza: 
1726m
Quota di attacco: 
2100m
Punti di appoggio: 
Rifugio Tällihütte
Quota di vetta: 
2579m
Avvicinamento: 
1h 30'
Tempo di salita: 
6/7h
Tempo di discesa: 
2h 30'
Esposizione: 
Sud
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
11/08/2018
Attrezzatura e materiale: 

Normale dotazione alpinistica per l’ascensione, due mezze corde da 50 m, utili da 60 m, una dozzina di rinvii. Per integrare la chiodatura esistente portare una serie di Friends dal #0,3 al #3 e una scelta di Dadi. Potrebbe essere utile portare un martello per ribattere i chiodi presenti in loco. La via risulta atrezzata a chiodi, con qualche rado Fix di passaggio. Le soste sono tutte realizzate da un anello cementato.

Descrizione avvicinamento: 

Dal Sustenpass (passo del Susten) raggiungere il paese di Gadmen, oltrepassarlo e parcheggiare presso la stazione di partenza della funivia che sale in direzione della parete del Tallistock e porta al rifugio Tällihütte. Il rifugio si può raggiungere in 3 modi:

1. Mediante la funivia (costo 12 CHF A/R orario 7-21:30).2. Proseguire in macchina dal parcheggio su strada asfaltata che sale ad un alpeggio. Da qui verso destra su sentiero pianeggiante al rifugio in 15 minuti circa. La strada è a pagamento (macchinetta ticket al parcheggio della funivia).3. A piedi, dal parcheggio della funivia circa 500 m di dislivello, 1 h e 15’.

Raggiunto il rifugio si segue il sentiero che parte dietro di esso e conduce alla via ferrata del Tallistock (Klettersteig). Quando ci si trova sotto la verticale della parete si abbandona il sentiero e si risalgono i ripidi pendii erbasi seguendo qualche debole traccia di passaggio fino a raggiungere delle cengie che percorse verso sinistra faccia a monte consentono di raggiungere un intaglio attrezzato con una corda fissa. Risalito questo breve salto roccioso si procede verso destra faccia a monte per ripidi pendii dove un’altra corda fissa consente di raggiungere la cengia di attacco. Traversando sempre verso destra viso a monte si raggiunge l’evidente diedro aperto che incide la parete. A destra di questo parte la via, attacco segnalato da clessidra con cordone.

Avvicinamento faticoso ed esposto, 1 h e 30’/2h dal rifugio.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Si risale la placca grigia sopra la sosta che consente di raggiungere il diedro, seguirlo sino alla sota. V
  • 2° tiro: Proseguire verso sinistra, superando dei muretti verticali, sosta alla base di un diedro. V+
  • 3° tiro: Superare il diedro camino e uscire su placca salire e traversare verso sinistra. VI
  • 4° tiro: Traversare decisamente a sx fino ad arrivare sui diedri verticali che solcano la parete. VII
  • 5° tiro: Salire il diedro strapiombante fino a dove si restringe a camino. Risalire il camino sino al termine dove si sosta. Tiro lungo, possibile sosta a metà diedro. VII
  • 6° tiro: Risalire il lungo diedro, al suo termine continuare a salire verso sinistra sino alla sosta nascosta. Tiro lungo, possibile sosta a metà diedro. VI
  • 7° tiro: Muretto con saltini verso destra, sosta su cengia. VI
  • 8° tiro: Traverso a destra su placca incisa da fessura dove poggiare i piedi. VI
  • 9° tiro: Risalire la delicata placca, poi piegare a sinistra fino ad un salto verticale. Da qui si esce o a sinistra o a destra. VII
  • 10° tiro: In verticale sopra la sosta, puntare poi al diedro a lame a destra. sosta al suo termine su terrazzo. VI
  • 11° tiro: Dalla sosta traversare decisamente verso sinistra fino a raggiungere un pilastrino, risalirlo poi per placca con rigole verticali. V+
  • 12° tiro: Puntare il camino sulla verticale della sosta. Raggiungerlo da destra e superarlo con tecnica da camino. Sosta al suo termine. VI
  • 13° tiro: Facile rampa detritica verso destra. III
  • 14° tiro: Risalire l’enorme camino fino al suo termine.VI
Discesa: 

Dall’ultima sosta spostarsi verso Nord-Este (destra viso a valle) seguendo delle traccie e degli ometti, scendere brevemente fino ad una zona più pianeggiante. Continuare seguendo il sali e scendi della cresta (numerosi ometti presenti) per circa duecentro metri, superando varie bocchette che si affacciano su canali verticali della parete Sud, fino al punto in cui la parete sale decisamente (grosso ometto fatto da cumulo di sassi). Da qui ci sono due possibilità di discesa:

1. Si scende per il canale del versante Sud (sulla destra rispetto il senso di marcia), dapprima a piedi per pendii erbosi e ghiaiosi (facili ma esposti) poi con qualche facile passo di arrampicata (II) Fino a trovare gli ancoraggi per le doppie. Le prime doppie si possono evitare continuando per pendii ghiaiosi con qualche passo di arrampicata (molto esposti). Fino a quando la parete diventa rocciosa e l’inclinazione modesta. Da qui con 5/6 doppie da 60 m (le ultime tendenti verso destra viso a valle) si è alla base, numerose soste di calata presenti su Fix, anelli cementati e clessidre cordonate. Sono presenti anche soste intermedie per poter effettuare calate da 30 m. Fare attenzione alle scariche durante il recupero delle corde, specie se ci sono altri alpinisti impegnati sotto di voi. Al termine delle calate si è sui ghiaioni basali, facilmente ritornare sulsentiero che riporta alla tällihütte.

Calcorare 2/2h 30’ per la discesa, terreno alpinistico. È molto importante effettuare la discesa con la luce.

2. (SOLUZIONE NON VERIFICATA DAI RIPETITORI) A Piedi per sentiero, dal grosso ometto piegare verso Nord (sinistra rispetto il senso di marcia) fino a trovare un sentiero che aggira lungamente la montagna in direzione Sud-Ovest e permette di ritornare alla tällihütte.

Soluzione più lunga ma più sicura.

Primi salitori: 
S. Inwyler, A. Bielmeier, 1960
Ripetizione di: 
Luigi Mauri e Manuel Porro
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.