Pizzo del Torrone orientale - Osio Canali

Schede primarie

Pizzo del Torrone orientale - Osio Canali

Difficoltà: 
VII,V+ e A1
Sviluppo: 
600m circa
Gruppo Montuoso: 
Masino - Bregaglia
Località di Partenza: 
San Martino Val Masino
Quota di Partenza: 
923m
Quota di attacco: 
2970m
Punti di appoggio: 
Bivacco Manzi 2554m
Quota di vetta: 
3333m
Avvicinamento: 
5h al bivacco, 1h dal bivacco all'attacco
Tempo di salita: 
6-7h
Tempo di discesa: 
3h
Esposizione: 
Sud
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
19/06/2022
Attrezzatura e materiale: 

NDA - Serie completa di friends fino al n°3 BD - Martello e qualche chiodo - Soste su chiodi - Qualche chiodo lungo la via (non sempre affidabili). Le doppie sono su soste da verificare e rinforzare 

Descrizione avvicinamento: 

Da San Martino raggiungere la Val di mello. Percorrere la valle, oltrepassare la località rasica, inoltrarsi nel bosco e prima di un ponte prendere il sentiero che sale ripido per la val Torrone.

Seguire le tracce di sentiero che salgono ripide per bosco e radure fino ad uscire sui prati, qui seguire la debole traccia che conduce ai ruderi di una casera dove la traccia si perde. Dal rudere è possibile tagliare quasi in piano verso sinistra a prendere il sentiero Roma che seguito verso destra conduce al piano sotto il bivacco Manzi 4/5h.

Dal bivacco Salire i per tracce e gande seguendo i numerosi bolli e ometti fino ad un pianoro, attraverdsarlo e per neve e gande raggiungere le catene che salgono verso destra al passo del Cameracio.

Giunti al passo tenere la sinistra e raggiungere l'attacco sotto ad un diedro appoggiato. 1h circa da Bivacco

Descrizione itinerario: 

Nota: 

Via alpinistica lunga e impegnativa, con discesa lunga e complessa su soste tutte da verificare. Occorre molta dimestichezza nel muoversi in terreno di avventura e buona preparazione fisica.

  • 1° tiro: Salire per diedro appoggiato e sostare su due chiodi poco prima del suo termine. III+; 35m.
  • 2° tiro: salire gli ultimi metri di diedro e prendere una rampa che sale verso sinistra fino a sostare poco prima del suo termine sotto un diedro verticale.  IV; 30m.
  • 3° tiro: uscira a sinistra sul filo dello spigolo e salire per placche erbose fino alla sosta su chiodo e nuts. III; 30m.
  • 4° tiro: Salire per placche sopra la sosta fino ad un tettino che si vince sulla sinistra, raggiungere una cengia erbosa che seguita verso destra porta a due chiodi di sosta tra delle lame. V+; 50m.
  • 5° tiro: traversare la cengia erbosa e imboccare un ostico diedro che piega a sinistra fino a sostare alla fine di esso su comodo ripiano. V+; 50m.
  • 6° tiro: salire il diedrino sopra la sosta e scendere sul lato opposto ad una sosta in un canale. IV; 10m.
  • 7° tiro: per ostico diedro sopra la sosta, poi per lama molto atletica fino alla sosta su 4 chiodi distanti. VII; VI e A0; 25m. 
  • 8° tiro: Per belle lame fino a doppiare uno spigolo, traversare qualche metro e salire per belle plachhe e muri lavorati fino a tornare a sostare su spuntone sul filo dello spigolo.V+; 50m.
  • 9° tiro: travesrare sul filo di cresta e giunti a un risalto aggirarlo sulla destra e prende un diedrino che porta a un intaglio. scendere qualche metro oltre l'intaglio fare sosta su spuntoni. IV; 30m.
  • 10° tiro: Proseguire per cenge e risalire diedrini stando sempre sul lato occidentale della cresta. Continuare fino ad aggirare un enorme blocco sulla sinistra e giungere così al colletto, proseguire fino a fare sosta su spuntone nei pressi di un diedrino sotto l'ultimo salto, subito a sinistra del filo di cresta. III con passi di IV; circa 150m.
  • 11° tiro: Salire il diedrino fino a un ripiano sul filo di cresta, spostarsi leggermente a sinistra (chiodi in placca) per poi tornare a destra su di un pulpito sotto un diedrino, ignorare il diedrino e andare a destra su lamette (chiodi) sul filo dello spigolo.  Proseguire ora per lamette diedrini prima sul lato destra e in fine su quello sinistro della cresta fino a sostare su chiodo e spuntone in un diedrino. Secondo la guida VII+ a nostro avviso: VI+, V+ e A0;50m.
  • 12° tiro: Prendere il diedro a destra della sosta e saliro lungamente fino ad aggirare sulla destra una placca, risalire un diedrino e tornare a sinistra per sostare su cengetta. V+; 40m.
  • 13° tiro: salire per diedrino e uscire su terreno più semplice. Rimanere sul lato occidentale della cresta fino a prendere una fessura con cuneo e poi un diedro che conducono alla sosta su grosso blocco. V; 55m.

​​Proseguire legati per circa 40m di II grado fino alla cima

Discesa: 

La discesa avviena in doppia prima sulla via e poi sulla parete sud-est. Le doppie sono molto complesse e tutte su chiodi e spuntoni e richiedono una buona abitudine a muoversi in terreno di avventura.

Dalla cima tornare all'ultima sosta da dove cominciano le doppie (meglio proseguire legati).

Le prime 3 doppie avvengono dalle ultime 3 soste di salita fino ad arrivare al colletto prima dell'ultimo salto:

  • da S13 a S12, 55m con possibilità di spezzare la calata o rinviarla in un paio di cordoni su spuntoni.
  • da S12 a S11, 40m.
  • da S11 al colletto ,50m, non andare subito alla calata successiva perchè le corde non vengono.

​Spostarsi ora di 15m sulla cengia verso sinistra viso valle (parete sud-est) fino a individuare una calata su spuntone.

  • Una doppia di 65m o 2 doppie da 30m depositano su una cengia erbosa.

Spostarsi per circa 70/80m verso destra viso valle fino ad individuare delle soste di calata.

  • Una doppia da 25m deposita su una piccola cengia con spuntone,
  • Da qui occorre traversare in placca verso sinistra e risalire ad un colletto dove si sosta su spuntone. III+; 30m.

N.B. il primo di noi a calarsi ha eseguito questo tiro direttamente con il machard sulla corda doppia e ha successivamente recuperato l'ultimo compagno utilizzando la corda da recuperare. (Una manovra delicata e non banale).

  • Una doppia di 55m in un canale detritico fino a una cengia erbosa dove sul suo lato sinistro(viso monte) si trova una calata sul lastroni di granito.
  • Una doppia di 30m fino ad una sosta su 2 chiodi sulla sinistra di un diedro-canale. 
  • Da qui un'altra doppia fino ad S1, 55m.
  • Da S1 fino all'attacco, per circa 45m.
Primi salitori: 
R. Osio e J. Canali
Ripetizione di: 
Luigi Mauri, Marco Miarelli, Laura Cavasin
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.