Muzzerone - Pilastro del bunker - Via Chi vuol esser lieto... Sia!

Schede primarie

Muzzerone - Pilastro del bunker - Via Chi vuol esser lieto... Sia!

Muzzerone - Chi vuol esser lieto... sia!
Difficoltà: 
6a
Sviluppo: 
200m
Gruppo Montuoso: 
Alpi Marittime
Località di Partenza: 
Muzzerone, Porto Venere
Quota di Partenza: 
250m
Quota di attacco: 
50m
Punti di appoggio: 
Rifugio Muzzerone
Quota di vetta: 
250m
Avvicinamento: 
0:40h
Tempo di salita: 
3:00h
Tempo di discesa: 
0:10h
Esposizione: 
Sud-Ovest
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Autunno, inverno e primavera (da evitare le giornate calde)
Data ripetizione: 
17/04/2022
Attrezzatura e materiale: 

NDA, 14 rinvii, cordini per l'ultima sosta da collegare. Eventualmente friend medi per agevolare l'A0.

Descrizione avvicinamento: 

Da La Spezia raggiungere la località Le Grazie e da qui seguire le indicazioni per "Palestra rocciatori Muzzerone". Salire tenendo sempre la sinistra ai bivi per un paio di chilometri (attenzione, strada molto dissestata!!), fino a raggiungere l'ultimo tornante prima di arrivare al Forte del Muzzerone. Parcheggiare nei pressi di un tavolo da picnic posto sul tornante.

Da qui imboccare il sentiero che entra nel bosco (1a- direzione Porto Venere). Si scende per circa 5 minuti fino a incontrare una traccia che si stacca sulla destra (ometto e freccia bianca): qui il sentiero scende ripidamente su terreno scivoloso e scosceso, accompagnato da cavi d’acciaio e corde fisse. Arrivati a una placca i cavi di ferro si biforcano: seguire quello a sinistra traversando sempre a sinistra fino a una piazzola un po' esposta. Qui seguire la corda fissa su un traverso molto esposto che giunge a un pino isolato che si stacca dalla parete: qui si trova la sosta da cui attacca la via. 

Descrizione itinerario: 

1° tiro: salire il diedro sopra la sosta uscendo a destra. Obliquare verso destra fino a un muretto verticale con una fessura che si vince raggiungendo il terrazzo sovrastante. Qui traversare a destra fino alla sosta dietro lo spigolo. 30m, 6a

2° tiro: salire il diedro sopra la sosta, poi piegare verso destra sui vari risalti. Puntare a uno strapiombo lavorato sotto il quale si trova la sosta. 35m, 5a

3° tiro: affrontare lo strapiombo stando sulla sinistra, poi dirigersi alla base di una placca verticale fessurata. Risalire la fessura fino a una lama rovescia, dove le difficoltà diminuiscono. Qui si risale lo spigolo sulla sinistra per poi traversare a destra con passo delicato. Uscire dalle difficoltà risalendo gli ultimi facili metri fino alla sosta  posta sotto un altra placca. 30m, 6a

4° tiro: salire la placca sfruttando piccole tacche e buone lame. Dopo una decina di metri si piega a destra scavalcando lo spigolo. Risalire dunque il diedro giallastro uscendo a sinistra e proseguire dritti sulla rampa erbosa fino alla sosta. 40m, 5c

5° tiro: traversare qualche metro a sinistra fino a raggiungere bellissimo diedro fessurato. Risalirlo, uscire a destra su roccia leggermente strapiombante e poi ritornare a sinistra. Salire gli ultimi facili risalti fino alla sosta (da collegare). 35m, 5c

Discesa: 

Risalire la facile cresta verso destra. Dirigersi verso il bunker e, una volta raggiunto, aggirarlo sulla destra ritornando sul sentiero 1a che, in breve, riporta alla macchina.

Primi salitori: 
Roberto Vigiani e Tino Amore
Ripetizione di: 
Laura Cavasin, Nicholas Manzocchi, Enrico Brambilla, Luca Casiraghi e Paolo Beltrame
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.