Gross Furkahorn - Evalin + Cresta ESE

Schede primarie

Gross Furkahorn - Evalin + Cresta ESE

Gross Furkahorn - Evalin + Cresta ESE
Difficoltà: 
6a/5c obbl,
Sviluppo: 
380
Gruppo Montuoso: 
Alpi Urane
Località di Partenza: 
Passo del Furka
Quota di Partenza: 
2436
Quota di attacco: 
2860
Punti di appoggio: 
Sidelen Hutte,
Quota di vetta: 
3161
Avvicinamento: 
2h
Tempo di salita: 
3h 30'
Tempo di discesa: 
2h 30'
Esposizione: 
Est-Sud-Est
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
10/07/2021
Attrezzatura e materiale: 

Via attrezzata con fix alle soste e sui tiri. Portare 2 mezze corde da 60m. NDA, una serie di friends. Ramponcini, eventualmente una picca 

 

 

Descrizione avvicinamento: 

Dal Refuge Furka, seguire il sentiero per la Sidelenehutte, passato il ponticello in ferro che attraversa il fiume piegare a sinistra sotto la morena,  seguendo il corso del fiume. Per raggiungere il lato est bisogna aggirare sulla destra le placconate del settore Kristal rivolte a sud e salire su massi e blocchi fino alla parete.La via attacca un centinaio di metri a destra della cresta in prossimità di un evidente pilastro rossastro lungo tutto uno sperone che conduce fin su in cresta. A 5/6 metri a destra del diedro che il pilastro forma poggiandosi sulla parete si intravede un primo spit. A seconda del periodo calcolare la presenza in quantità più o meno abbondante di neve per arrivare all’attacco. (2h)

 

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: partire da una lama staccata proseguendo sempre verso sinistra. Superato un primo strapiombetto si affronta un diedro seguito da un piccolo traverso a sinistra appena prima della sosta. 35m, 5c.
  • 2° tiro: dalla sosta seguire il diedro fessurato fino ad un tetto, andare a destra salire su un pulpito con movimenti precisi portarsi alla sosta.35m, 5c.
  • 3° tiro: tiro chiave della salita. Dalla sosta traversare a sinistra su placca liscia, movimenti di precisione. Affrontare un bel diedro che si lascia per traversare nuovamente a sinistra fino alla linea del pilastro finito il quale c’è la sosta.35m, 6a.
  • 4° tiro: uscire a sinistra della sosta, su roccia ottima si affronta un primo passaggio tecnico per poi proseguire su lame  e fessure fino in sosta comoda. 40m, 5c.
  • 5° tiro: adesso su terreno più facile, spit distanziati, arrivrea ad un lungo diedro appoggiato fessurato che bisogna seguire per la sua interezza fino ad un ampio terrazzo sotto un muretto dove è posizionata la sosta. 50m, IV.
  • 6° tiro: vincere il muro strapiombante ma ben ammanigliato con passaggio fisico appena sopra la sosta, poi proseguire su terreno più facile sempre di lame e fessure. 25m, 5c.
  • 7° tiro: si segue il filo della cresta dello sperone con arrampicata bella e piacevole su ottima roccia fino alla sosta al termine della via. 25m, IV+.
  • Cresta: si prosegue lungo la cresta per un numero di lunghezze variabile, noi ne abbiamo fatte 3 da 60mt e qualche passo in conserva. Dalla sosta si risalgono rocce rotte e gradoni (II) poi stando a destra della cresta (viso monte) si traversa fino ad un friend incastrato (III). Da qui si prosegue (cordone) sempre sulla destra fino a quando non si traversa la cresta e ci si sposta sul lato sinistro(III).
  • 8° tiro: superare un muro solcato da due fessure parallele, poi con arrampicata più agevole verso la base della slanciata cuspide terminale dove c’è una sosta su due spit. 50m, IV+.
  • 9° tiro: vincere il muro verticale e leggermente strapiombante appena sopra la sosta (V-) grazie a ottime prese e usciti a sinistra del filo della cuspide proseguire su terreno meno insidioso fino ad un enorme masso incastrato appena sotto la vetta vera e propria, sosta. 25m, V-
Discesa: 

Raggiungere l'anello di calata, posto sulla punta terminale, superando una fessurona; calata di 25m fino alla sella sottostante. Seguire gli ometti che scendono verso sinistra, (faccia a monte) fino ad un altro anello di calata che con una doppia da 45m porta ad una cengia, ad inizio stagione molta neve, seguirla verso sinistra porta all’attacco della cresta ESE quindi all’attacco della via Evalin. ora a ritroso per il percorso di avvicinamento.

 

Primi salitori: 
C. Muller, M. Fuchs, B. Wenger, J. V. Kanel 1994
Ripetizione di: 
Giuseppe Milesi e Stefano Riva
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.