Grigna Settentrionale – Pizzo dei Nibbi – CAI Vedano

Schede primarie

Grigna Settentrionale – Pizzo dei Nibbi – CAI Vedano

Caterina sulla via
Difficoltà: 
6a o 4c e A0
Sviluppo: 
130
Gruppo Montuoso: 
Grigne
Località di Partenza: 
Cainallo (Esino Lario)
Quota di Partenza: 
1400
Quota di attacco: 
1700
Quota di vetta: 
1810
Avvicinamento: 
50'
Tempo di salita: 
1h30'
Tempo di discesa: 
20' fino alla base della parete
Esposizione: 
Ovest
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
da tarda primavera a inizio autunno
Data ripetizione: 
15/09/2018
Attrezzatura e materiale: 

La via è attrezzata a spit molto ravvicinati (fa eccezione solo l’ultimo tiro). Le soste sono a spit con catena. portare solo rinvii

Descrizione avvicinamento: 

Dall'uscita della SS36 di Bellano, salire in direzione Valsassina su SP62 e seguire poi per Parlasco. Al bivio seguente tenere la destra (SP65) verso Esino Lario, prima di arrivare ad Esino di svolta a sinistra in direzione Cainallo. Una volta arrivati al rifugio Cainallo vi è una macchinetta automatica da cui e possibile pagare il parcheggio. Salire ancora lungo la strada fino ad arrivare in all’ ampio parcheggio sterrato.

Da qui prendere il sentiero per i rifugi Bietti e Bogani. Dopo circa 20’ di marcia si incontra sulla destra un bivio, si segue in salita verso destra per il rifugio Bietti. Una volta che si ha scollinato la selletta svoltare a sx, oltrepassare il bivacco-cappella 89° brigata Garibaldi Poletti fino a giungere alla caratteristica Porta di Prada; si prosegue sino colletto seguente dove sulla sinistra si trova la parete, salire per tracce fino alla base. La via sale sul fianco destro della parete; all'attacco si trova un fix con una targhetta metallica con il nome della via.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: salire le prime placchette un po' erbose, cui segue una placca più ripida, abbastanza compatta. L’ultimo tratto del tiro prosegue su roccia più semplice, molto lavorata. Sosta su catena. 30 Mt., 5a oppure 4c e A0, 7 spit, 1 clessidra con cordone.
  • 2° tiro: alzarsi un metro e poi iniziare a traversare verso destra. La chiodatura è molto ravvicinata. Traversare con qualche saliscendi, seguendo gli spit e facendo attenzione a uno spuntone di roccia che sembra instabile (da non toccare), fino ad arrivare alla sosta. La sosta, con catena, è piuttosto scomoda: assicurarsi e posizionarsi leggermente sotto la sosta. 20 Mt., 5a oppure 4c e A0, 7 spit.
  • 3° tiro: proseguire in obliquo a destra e poi per placchette semplici fino a raggiungere la base di un compatto pilastro. Salire verso destra aggirando un lieve strapiombo (questo è il passaggio più impegnativo del tiro) e proseguire su un tratto di placca a buchi. Traversare a sinistra fino a raggiungere la sosta. È il tiro più impegnativo della via, ma è chiodato molto ravvicinato. 30 Mt., 6a oppure 4c e A0, 1 chiodo, 11 spit.
  • 4° tiro: proseguire su placchette più semplici fino a un canalino che si segue fino alla sosta. 20 Mt., 4b, 10 spit.
  • 5° tiro: superare un primo breve risalto verticale e proseguire per facile cresta fino alla sosta. La sosta è su catena orientata sul versante opposto a quello di salita. 35 Mt., 4b, 3 spit.
Discesa: 

Dall'ultima sosta si esegue una doppia da 30m in direzione nord, prestare molta attenzione se si ha una sola corda da 60m. Dalla fine della doppia seguire le tracce verso sinistra viso valle fino ad intercettare un ghiaione, lo si scende fino ad intercettare il sentiero che porta al rifugio Bietti, seguirlo a ritroso fino a tornare alla base della parete.

Primi salitori: 
A. Tagliabue, L. Cernuschi, 1995
Ripetizione di: 
Caterina Sala e Jacopo Minguzzi
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.