Corna di Bobbio - Le ali del tempo

Schede primarie

Corna di Bobbio - Le ali del tempo

La Corna di Bobbio
Difficoltà: 
6b+ (6b obbl.)
Sviluppo: 
120 m
Gruppo Montuoso: 
Orobie
Località di Partenza: 
Barzio
Quota di Partenza: 
800 m
Quota di attacco: 
1400 m
Quota di vetta: 
1532 m
Avvicinamento: 
50'
Tempo di salita: 
3-4h
Tempo di discesa: 
1h
Esposizione: 
Sud
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Primavera, autunno e inverno
Data ripetizione: 
20/03/2020
Attrezzatura e materiale: 

Soste attrezzate con due Spit collegati con cordoni. La via è attrezzata con fix, sono sufficienti 12 rinvii e due mezze cordeda 60 m. per la discesa.

Descrizione avvicinamento: 

Parcheggiare l’auto presso il piazzale della funivia per i piani di Bobbio (a pagamento). Si sale a piedi per la strada carozzabile per la val Nava che parte subito dietro l’ingresso del parcheggio. Al primo bivio si tiene la destra (indicazioni per i Piani di Bobbio), e si prosegue sempre su strada carrozzabile a tornanti fino ad una piccola grotta chiusa con una grata (fonte degli “Albioi”). Da qui si prosegue fino ad un tornante verso sinistra e si abbandona la strada cementata seguendo un bivio a destra subito dopo il tornante, raggiungendo così la baita “Sciaresa” o del  Big”. Oltrepassare la baita e seguire il sentiero segnato da bolli sbiaditi e qualche ometto fino a raggiungere la parete. Si risale un vago canale fino ad aggirare a sinistra un avancorpo roccioso. Da qui si procede verso destra fino a trovare il diedro che caratterizza la prima lunghezza. 50’ dal parcheggio della funivia.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Si risale il diedro, arrampicata molto tecnica fino sotto ad una pancia strapiombante. Si supera verso destra con passaggio molto ostico, si traversa subito in placca sfruttando un buco per il piede poco visibile ma fondamentale e si raggiunge la sosta. 6b+ 25 m.
  • 2° tiro: Si risale la breve fessura sopra la sosta, e si prosegue per placca lavorata fino uno strapiombo fessurato che superato direttamente conduce con un traverso verso sinistra alla sosta. 5c 25 m.
  • 3° tiro: Si arrampica la stupenda placca molto tecnica, fino ad un breve diedro strapiombante, lo si supera e si traversa verso destra in sosta. 6b+ 22 m.
  • 4° tiro: Ancora placca, questa volta più verticale tenendo leggermente la destra fino ad uno strapiombo che si supera e che porta ad una placca strapiombante. Si risale fino a sostare sotto un tetto molto pronunciato. 6b+ 30 m.
  • 5° tiro: Traversare a destra per qualche metro fino alla base dello spigolo strapiombante. Si supera lo strapiombo con passi molto fisici e continui e si prosegue in verticale fino alla sommità del pilastro dove si sosta. Prestare attenzione alla qualità della roccia negli ultii metri del tiro. 6b+ 20 m.
Discesa: 

In doppia sulla via, con mezze corde da 60 m. sono sufficienti 2 calate: una dalla S5 e una da S3 fino alla base della parete. Rientro al piazzale della funivia seguendo il sentiero dell’avvicinamento.

Primi salitori: 
P. Buzzoni, A. Spandri, M. Stellabotta, 2006.
Ripetizione di: 
Luigi Mauri e Manuel Porro
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.