Cima dell’Averta – Zastava

Schede primarie

Cima dell’Averta – Zastava

Difficoltà: 
6b (6b obbl.)
Sviluppo: 
250m
Gruppo Montuoso: 
Val Masino
Località di Partenza: 
Predarossa
Quota di Partenza: 
2000m
Quota di attacco: 
2600m
Punti di appoggio: 
Rifugio Ponti
Quota di vetta: 
2824m
Avvicinamento: 
1h 30'
Tempo di salita: 
4h
Tempo di discesa: 
1h
Esposizione: 
Sud-Est
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
09/06/2022
Attrezzatura e materiale: 

NDA, 10 rinvii, serie friend #0.3 - #2 BD.

Descrizione avvicinamento: 

Per arrivare a Predarossa serve il pass, che si può pagare solo online.

Dal parcheggio prendere il sentiero per il Rifugio Ponti. Alla seconda piana, sulla sinistra si trova un masso con l’indicazione del Passo Romilla. Seguire la traccia fino a quando spiana ed è già ben visibile la parete dell’Averta. Consigliamo di proseguire verso sinistra facendo un traverso di circa 500 metri, superando un paio di linee di grosso pietrame. Individuare una linea di salita a destra meno ripida e priva di sfasciumi in prossima di una serie di pini. Puntare alla base della parete, sulla verticale della cima, seguendo il percorso meno accidentato e i radi ometti.

Descrizione itinerario: 

Molto bella, in particolare la roccia dei primi due tiri è spaziale. Alla base c’è una grossa lastra di granito e un cordino sbiadito sul primo spit (8/10m da terra). Venti metri più a sinistra attacca la via Belarus.

  • 1° Tiro: Placca a funghi e acquasantiere fino al secondo spit. Alla cengia aggirare a sx lo strapiombo. Tornare su placca fino all’ultimo spit e da lì traversare nettamente a sx per un paio di metri. Con un ultimo passo delicato prendere la lama che conduce alla sosta. 6a, 40m. (5 spit).
  • 2° Tiro: Dalla sosta, un paio di metri a sinistra e risalire lo strapiombo sfruttando il diedro. Proseguire verso destra fino ad un altro strapiombo. Superarlo e andare a dx per placca e fessure con erba fino alla sosta. 6a+, 50m. (6 spit)
  • 3° Tiro: In verticale cercando il facile e successivamente per prati fino alla parete. 50m, 5b. (2 spit) 
  • 4° Tiro: Diedro e placchetta. Superato lo spit fare un paio di passi delicati verso sinistra per poi salire in verticale e portarsi alla base del diedro successivo, 20m, 6a. (1 spit)  
  • 5° Tiro: Seguire il diedro fino al passo duro che si trova tra il secondo e terzo spit. Un friend #0.3 fa molto comodo. Proseguire su difficoltà leggermente minori fino ad una lama strapiombante. Allo spit attraversare a sinistra e con un ultimi passaggi fisici raggiungere la sosta, 6b. (3 spit, 1 chiodo) 
  • 6° Tiro: Salire il diedro con roccia delicata fino ad uno strapiombo da cui si esce a destra. Placchetta e muretto verso sinistra fino al secondo spit. Da lì, netto traverso a sinistra fino alla cresta che con difficoltà minori, ma roccia lichenosa, conduce in vetta, 6a.
Discesa: 

Sulla via. Da S6 a S5, da S5 a S3, da S3 a S2, da S2 a terra.

Primi salitori: 
A. Bastianello, M. Sertori, F. Marcelli, F. Gagliardi, 2003.
Ripetizione di: 
Ambra P. – Ste R.
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.