Cordata in rosa “senza sosta”!

Jacopo in doppia
Regione: 
piemonte
Località: 
Traversella
Difficoltà: 
IV d

Domenica 11 giugno, ore 5.30, il sonno - breve ma profondo - viene interrotto dal suono illegale della sveglia. Sconvolta, occhi semiaperti e zaino in spalla, mi appropinquo verso il Bassi a Seregno dove, in seguito ad una immeritata punizione, ho il piacere di offrire una fetta di torta ai miei compagni alpinisti.

“Quel che è promesso è promesso e va sempre mantenuto!”

Recitava una saggia bimbetta che di montagne (e caprette) ne sapeva un sacco..

Si parte! Direzione Traversela in Valchiusella alla ricerca dell’aderenza su granito, anzi su Gneiss! Due punti in più in pagella per la precisione prof?

Le premesse sono eccellenti: cordata total pink con la Paoletta scortata da due baldi giuinott tutti muscoli e spirito, Gigiazzo e Jacopino.

Avvicinamento ben più clemente della scorsa uscita in Grignetta con tanto di tappa caffè al Rifugio Piazza, per recuperare quei fortunelli tra noi che scaltramente si erano portati in loco già il giorno prima evitando così la levataccia. Breve ma intenso indottrinamento rispetto alla tecnica su placca e le cordate sono già alla base delle vie che scalpitano manco fossimo ai blocchi di partenza della ResegUp.

Allestite le soste con la destrezza di chi ormai inizia a padroneggiare la situazione e già i nostri primi si avviano in una ascesa in parallelo, sicuri – più o meno – tra le mani di noi zelanti allievi. Un tiro, due, tre, e ci portiamo a casa il settore Placche Nere, caratterizzato da movimenti eleganti e polpacci scolpiti da fare invidia a Roberto Carlos.

Anche se sprovvisti di machete a noi Rambo ci fa una pippa, per cui senza difficoltà ci apriamo il cammino attraverso le caratteristiche giungle piemontesi per approdare all’attacco del Primo Salto: mani appena appoggiate, piedi efficaci come su una scaletta a pioli e si rampega che è una meraviglia! Per fortuna le previsioni del nostro Gigi, ripetente in meteorologia, si rivelano fasulle e i temuti 30 gradi rimangono fedelmente attaccati alle nostre terre di origine.

Guidati dall’allegro schiamazzare in lontananza raggiungiamo alcuni compari Caiani al Secondo Salto ed è qui che la storia si fa davvero interessante. Carichi dei successi precedentemente ottenuti decidiamo di snobbare la via normale in favore delle alternative: ‘Vento di Traverso’ e ‘Frena l’entusiasmo’, due nomi un programma.

Dato che quando il gioco si fa duro i veri duri iniziano a giocare, Jacopo ed io iniziamo a ragliare… Con la leggiadria di un bradipo ed uno scimpanzé nano superiamo dei passaggi strapiombanti che di 4b/4c non hanno proprio niente, appendendoci anche coi denti alla qualunque e tirandola da veri ignoranti. Le innumerevoli traversie superate ci fanno guadagnare il momento più intenso del giorno: aggrappolati in sosta ci si scambia complimenti, qualche consiglio e due selfie, ammirando quel panorama silenzioso che appaga lo spirito, riscaldati dalla compagnia di questi nuovi amici che sembrano ogni volta un po’ più vicini...

A restituirci dignità ci pensa per fortuna la perfetta calata in doppia da 60 metri con finalino nel vuoto: emozioni da pivelli veri! La giornata potrebbe qui volgere al termine, ma noi non siamo soddisfatti: c’è ancora tempo e decidiamo di alzare ulteriormente il livello con 2 monotiri nel settore Placche Nere. Ed è proprio appeso a quest’ultimo 6a super plus diminuito che il nostro Jacopino da Monza snocciola il meglio delle sue invocazioni celesti dando prova di grande cuore. Un vero duro!

Soddisfatti e rimborsati stacchiamo tutto e ci dirigiamo al rifugio dove il resto del gruppo brianzolo ci attende per il consueto rifocillamento: si brinda ad una giornata di qualità, densa di apprendimenti ed emozioni condivise.

A conclusione di questa 4^ avventura in ambiente vorrei dedicare un sentito ringraziamento a tutti gli istruttori, che con responsabilità ed immancabile entusiasmo trasmettono il loro sapere a noi allievi, rinnovando incontro dopo incontro la comune passione per la montagna.

“Un albero appena nato sale dritto se gli piantiamo un palo vicino che lo tenga in linea. Allora s’appoggia e viene bene. Se invece cresce senza guida può storcersi e non si drizza più con niente.” (M.Corona)

Continuiamo per questa via! Alè gruppo!!!

Carla

11/06/2017
nel breve (ma non troppo) avvicinamento
momento caffè al Rif. Piazza
Paola in sosta e peppo che sale su un altra via
Paolino e le soste alternative...
Jacopo e Carla  escono dalla via
cordata rosa
Jacopo in placca
Felici in cima alla via
Carla in doppia